Ieri mattina, mentre ero concentrata nel montaggio del tavolo nuovo per la cucina, ecco che parte il TG1 delle 13,30. Qua e là sento parlare di Bertolasoni e Berluscaso, di Emanuele Filibustiere, di Mourignaggini varie, poi mi parte un servizio sui "giovani scrittori esordienti che ce la fanno". Ah, che bello!, lancio la gamba del tavolo e seguo con attenzione. Non mi va di fare il nome e cognome dello scrittore, non citerò nemmeno il titolo della sua opera, perchè non ho letto il libro e non posso giudicare. La storia è questa: giovane insegnante di 32 anni scrive un libro che parla di adolescenti, un libro "vero", una storia che descrive questi alieni di ragazzini di oggi, un romanzo pubblicato da Mondadori e di cui faranno un film. Caspita, 32 anni, il primo libro pubblicato da Mondadori, dev'essere una bella storia, ci deve essere del talento. Alla fine del servizio la giornalista chiede allo scrittore di descrivere le circostanze della pubblicazione, per tutti i giovani scrittori che ascoltano e sperano.
"Ho dato il manoscritto ad un mio amico, a sua volta molto amico di un redattore Mondadori: dopo una settimana il redattore mi ha chiamato, il libro gli era piaciuto così tanto!!!"
Potete capire perchè la gamba del mio tavolo nuovo sia conficcata nella televisione.
Considerando che uno scrittore senza santi in paradiso, il quale invia un manoscritto alle case editrici, deve aspettare dai 6 ai 15 mesi per sperare di avere una risposta che probabilmente non arriverà, nemmeno negativa!, mi sembra allucinante proporre come esempio di "giovane scrittore esordiente che ce la fa" uno che è amico di un amico di un redattore che gli concede una risposta nel giro di una settimana.
Ma è il TG1, mi dico, e il Filibustiere ha quasi vinto Sanremo.
martedì 23 febbraio 2010
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